Qui in mezzo a lingue miste, slovene, friulane, italiane ho visto i Blumari. Saltavano e correvano con i loro campanacci sulla schiena. Vestiti di bianco, legati da una fune, armati di bastone, indossavano alti copricapi di fieno intrecciato ornato di nastri di carta colorata.
Lo facevano per risvegliare la terra, per chiamare la primavera.
A Montefosca, a carnevale, ci si arriva se ci si vuole svegliare.
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