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mercoledì 2 luglio 2008

appunti militari...

I militari in Italia li hanno usati per fare molte cose: partecipare a missioni ONU, NATO e anche a missioni che non erano ne ONU ne NATO, li hanno fatti andare in molti paesi lontani... a volte li hanno usati in situazioni di emergenza, in momenti in cui tutta la nazione Italiana (sempre che questa definizione abbia ancora senso), si è mobilitata per aiutare i propri concittadini: Firenze 1966, Friuli 1977, Irpinia 1980... e via tutte quella lunga serie di catastrofi piccole e grandi che ci ricordano la nostra dimensione di insetti.
Infine spesso li hanno usati per fare ciò che mai avrebbero dovuto, e mai dovrebbero, fare in un paese democratico: i poliziotti.
Ci hanno provato in Sicilia (a caccia di mafiosi nell’Operazione Vespri siciliani), in Sud Tirolo ( a guardia di tralicci e siti sensibili) e in Sardegna (a caccia di rapitori nell’operazione Forza Paris).
Oggi ci riprovano.
Questa volta l’emergenza è ancora più vaga... la chiamano "criminalità".
A sentire i ben pensanti, preoccupati della salvaguardia della nostra "sicurezza" più che della nostra libertà, la presenza dei militari dovrebbe "scoraggiare la micro e macro criminalità dall’agire" dovrebbe "far sentire la presenza dello Stato per le strade, dare un senso di sicurezza ai cittadini".
Mi chiedo: in Sicilia la presenza militare ha scoraggiato i mafiosi a continuare a fare i propri affari? La presenza dello Stato è oggi rinforzata e i siciliani si sentono più sicuri?
A me pare che in Sicilia non siano diminuiti i casi di usura, pizzo, riciclaggio, appalti truccati, spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, sfruttamento dei flussi migratori clandestini, controllo delle risorse economiche (acqua, agricoltura, strade, turismo, aree urbane, industria, rifiuti). La nuova prospettiva dall'impegno faraonico certo non fa ben sperare, con tutti quei miliardi da spendere per costruire un bel ponte fra mafia e 'ndrangheta.
In Sardegna i sequestri sono diminuiti, ma non definitivamente scomparsi purtroppo, eppure sembra che la criminalità abbia,proprio dall’humus delinquenziale prodotto dal banditismo rurale, fruttificato e civilizzato la delinquenza: la mia terra ormai bombarda e spara per mere questioni di soldi e potere, come una qualsiasi regione italiana.
Verrebbe da pensare che questo sia stato il risultato della mastodontica operazione di maquillage statalista chiamata Forza Paris.
È un buon risultato?
E adesso?
Manderemo in Campania i militari a fare gli spazzini, a Milano a fare i vigili urbani, a Palermo a fare i secondini, a Roma a fare le scorte.
Gli italiani si sentono così più sicuri!
Sono, come sempre, la dimostrazione che un bel bastone nel culo non lo rifiuta nessuno.
Se, e quando, girerò per Roma o Milano, o dovunque questo governo deciderà di mandare i militari, non mi sentirò più sicuro, mi sentirò solo più controllato, più oppresso, e quindi meno libero.
I militari per la strada, in tempo di pace, sono sempre un indice di presenza dello stato opprimente e oppressiva. In tempo di guerra sono indice di violenza e morte, salvezza e vittoria, il loro mestiere insomma.
I blindati per strada mi ricordano immagini poco divertenti in tempo di Pace: Budapest 1956, Praga 1968, Santiago 1973, Buenosaries 1976, Pechino 1989...
Sono questi gli esempi di democrazia che vogliamo seguire?
L’italico ha sempre la sindrome del comandato. Più gli si dice che fare più è contento... tanto i suoi spazietti di libertà, truffaldina, comunque riesce a ricavarli.
Di nascosto impreca contro il governo e l'opposizione che vota, di nascosto non paga le tasse e ad alta voce si lamenta delle tasse alte, di nascosto va a puttane ma pubblicamente ricaccerebbe tutte in mare quelle sporche negre (con cui si sollazza a pagamento), di nascosto stupra in famiglia ma sbraita contro i rom stupratori (ma non contro lo stupratore colpevole dei delitto, contro tutti i rom), di nascosto butta l’immondizia nel cortile del vicino ma manifesta contro le discariche e gli inceneritori, di nascosto si ubriaca fino a stramazzare al suolo e finire nel primo fosso fuori dalla lapdance ma pubblicamente vuole la pena di morte per il rumeno ubriaco che ammazza tre ragazzini...

Aspetto con trepidazione il ritorno dei militari a Pordenone... così la qualità delle pizze tornerà a migliorare!

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