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domenica 8 gennaio 2012

Riforma del pubblico impiego.


Se una vera rivoluzione liberale deve partire in Italia è bene che inizi dal mercato del lavoro pubblico.
Purtroppo i 15 anni di governo stalinista (e opposizione stalinista) hanno distrutto ogni velleità liberale, abbandonando il sistema economico e politico ad un ridicolo ometto con velleità illiberali e monopoliste (si parlo di berlusconi).

Alcune semplici proposte potrebbero liberare risorse importanti, aprire il mercato del pubblico impiego a lavoratori capaci e motivati (di qualsiasi età), legare il controllo politico all'efficienza dei risultati, creare concorrenza fra amministrazioni e fra movimenti politici.


1) Spoil Sistem obbligatorio per le figure dirigenziali del settore pubblico. Incarico fiduciario per tutti i quadri da parte del politico eletto per la durata del mandato elettorale.

2) Assunzione solo a tempo indeterminato, senza concorso, ma attraverso le normali pratiche di reclutamento previste nel privato, per i dipendenti senza mansioni dirigenziali.

3) Abolizione del valore legale del titolo di studio per l'assunzione di tutti i dipendenti e per il reclutamento dei consulenti.

4) Libertà di licenziamento, anche senza giusta causa, per tutti i dipendenti pubblici. Eliminazione dell'obbligo di reintegro e compensazione economica elevata per i licenziamenti ingiustificati.

5) Obbligo di utilizzo dei fondi dedicati (progetti finanziati da altri enti) per progetti diversi dall'ordinaria amministrazione. Utilizzo di agenzie e professionisti esterni solo in questi casi e a carico esclusivo dei finanziamenti dedicati.


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