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lunedì 9 settembre 2013

PSICHIATRIA E NAZISMO

PSICHIATRIA E NAZISMO
I deportati ebraici dagli ospedali psichiatrici di Venezia
Angelo Lallo
Lorenzo Toresini
Psichiatria e nazismo
La deportazione ebraica dagli ospedali
psichiatrici di Venezia nell’ottobre 1944
Editore Nuova Dimensione, 2001
La storia è fatta di piccole malvagità quotidiane, di soprusi inutili, tanto più inutili quanto più odiosi. Di fronte a San Marco, a Venezia, ci sono due isole: San Servolo e San Clemente.
Sono due manicomi, o meglio lo sono stati, e sono stati teatri di una inutile tragedia.
Ogni tragedia è enorme e la storia di sette o otto, il numero poco importa, ebrei internati nelle due isole è solo uno degli infiniti tasselli di dolore che compongono la storia della Shoah.
Ottobre 1944: anche a Venezia diviene luogo di applicazione di quello che banalmente e burocraticamente veniva chiamato
Endlösung der Judenfrage (soluzione finale della questione ebraica) lasciando all’eufemismo un significato sinistro. Psichiatria e nazismo racconta poco, pochissimo, racconta di povere vite di uomini e donne deportati e uccisi per il solo peccato di essere altri, doppiamente altri: ebrei e pazzi. Eppure racconta tutto, tutto quello che si deve sapere per comprendere come alcune righe di diagnosi e appunti medici possano rivelare una vita intera e, come insegna Primo Levi, narrare l’intera umanità. Purtroppo questa Storia non ha nessun lieto fine, come quasi sempre avviene, e non è accaduto che chi salva una vita salva il mondo intero.
Uomini e donne senza nome e cognome, così hanno scelto gli autori, non esistono più, il loro mondo non è stato salvato.

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