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giovedì 20 febbraio 2014

Alcune Considerazioni in merito alla buffonata televisiva chiamata consultazioni Renzi/Grillo I

Devo confessare che non ce l'ho fatta.
Ieri sera, complice il mio amico David infervorato politicamente dalla performance televisiva dei due guitti Renzi e Grillo, ho visto i dieci minuti di cabaret televisivo che i due capi comici, più i voga del momento, hanno offerto.
Mi sono chiesto: posso rimanere all'oscuro di tutti? Posso continuare a credere che la politica sia diversa dalla televisione? Posso, in fin dei conti continuare a credere di vivere in un paese civile e non in Italia?
La risposta, complice il mal di spalla, il sonno di mio figlio e la temporanea solitudine, è stata no. Non posso per il mio bene, devo capire cosa sta succedendo.
Vivo dal 2003 senza televisione, dal 2013 senza ADSL ma ormai qualsiasi telefonino ti permette di vivere in quel mondo di irrealtà che costituisce la realtà di molti, di quasi tutti. 
E così ho visto.
Prima considerazione: la trasparenza significa spettacolo? Ovvero se davvero l'amministrazione pubblica, la politica dovrebbe essere casa di vetro perchè solo le banalità del duo comico devono essere in streaming? Avrei voluto sentire anche la delegazione della Lega, quella del NCD (che nome evocativo di cutoliana memoria! NCO), del SEL, di SVP, del PD, di Lista Civica di FI e via enumerando. Ma mi è concesso solo il meraviglioso duetto. 
Prima incazzatura: O tutti o nessuno. Sono un cittadino e se ho diritto, e stomaco, per sentire Renzi/Grillo, ho anche quello per Renzi/Monti o Renzi/Maroni o Renzi/Alfano. Eppure i due hanno ben congeniato di farsi da spalla l'un l'altro di fronte alla massa di utenti televisivi.
Seconda considerazione: le consultazioni sono una cosa seria, serissima. Ne va della salute pubblica, del governo del paese. Si decidono cose del tipo tasse, lavoro, pensioni, sanità, sicurezza, democrazia. Alle consultazione partecipano i migliori, cioè quelli che noi abbiamo eletto perchè riteniamo tali. Si chiamano parlamentari. Li abbiamo eletti perché ci rappresentino, abbiamo dato delega perché ci governino, perché amministrino la cosa pubblica. Per farlo hanno uno strumento potentissimo: il potere legislativo. Non è poco, vuol dire fare le leggi. Il governo, quello che lo scout fiorentino dovrebbe fare, si chiama potere esecutivo, non legislativo. Cosa significa? Facile: le leggi le fa il parlamento e il governo le fa applicare e rispettare.  
Seconda incazzatura: Alle consultazioni ci va chi il popolo ha delegato di rappresentare. E' vero in Italia non esiste il vincolo di mandato, altra assurdità giuridica ma tant'è, eppure ciò non toglie che continuino a rappresentare l'elettorato. Si dirà manco Renzi è stato eletto. Certo ma il novantenne a capo della Repubblica Italiana ha ritenuto, ed è una sua prerogativa, che per eseguire, e non rappresentare, il bene dello Stato il piacione fiorentino fosse l'optimum. Mistero! eppure lo può fare. Allora mi chiedo che ci va a fare Beppe Grillo di professione comico, proprietario di un Marchio registrato dal nome improbabile (M5S) mai eletto in nessun consiglio circoscrizionale, senza nessuna carica politica frutto di processi democratici, a meno che non si intenda processo democratico l'auto elezione e la monarchia o alla meglio la diarchia. Insomma Grillo chi cazzo rappresenta? I suoi lettori sul Blog? Bisognerebbe ricordare a Grillo che fra elettori non c'è solo la differenza di una e. In parlamento ci sono decine di eletti del M5S, e dio solo sa come questo sia possibile, ma non bastano a rappresentare il partito, scusate il Movimento intestinale che mi provoca,  se per fare quattro chiacchiere con Renzi c'era bisogno proprio del Guru Grillo. Casaleggio si sarà offeso a morte nella sua visione second life del mondo. Dovrebbe essere vietato per legge ai non parlamentari esprimersi sulla fiducia, o meno, ad un governo. Se no tanto vale fare le consultazione su FB... Scusate è proprio quello che vuole il democratico Grillo: c'hai un account sul mio blog sei un Cittadino... no? sei una merda. Roberspierre ringrazia a posteriori.
Post scriptum alla seconda incazzatura: Per non sbagliarsi anche il pregiudicato Berlusconi è andato alla consultazione. Vedi sopra.
Terza considerazione: Il Parlamento, il Governo, il Presidente della Repubblica, i Ministeri sono Istituzioni. Parola dagli strani significati evidentemente. Eppure il Devoto Oli è chiaro, a leggerlo: Tutto ciò che è istituito dall'uomo ed è regolato da leggi e normative civili o religiose, in opposizione a ciò che è naturale. Ovvero sono luoghi in cui le regole hanno valore, in cui la forma è sostanza e che sostanza! Si può essere i più freak del mondo, ma se uno ti caga nel lavandino in cui stai lavando i piatti, ti da fastidio. Certo cagare è naturale ma ci sono delle regole. Così è per le istituzioni: fare il Presidente del Consiglio, e non il premier che è roba da inglesi, implica che certe cose non si fanno e che altre si fanno. E' questione di buona educazione. Il Presidente del Consiglio non è un manager, ne un animatore di parrocchia, ne un burlone. E' colui che prima o poi dovrà prendere decisioni, eseguire cose sgradite a molti ma utili a tutti, che dovrà dire no ad amici e si a nemici, che dovrà farsi rispettare sempre. E' una delle cariche più importanti dello Stato, mica cazzi.
Terza incazzatura: Ora alle riunioni si arriva ben vestiti, o meglio si arriva con il vestito appropriato alla situazione. Ora gia i jeans a 65 anni sono improbabili, per  me lo sono anche a 40, ma metterli per una riunione istituzionale è come minimo di cattivo gusto. Minimo. Ad essere però onesti è un'evidente mancanza di rispetto istituzionale. Non è giovanile, ne moderno, ne nuovo (nuovi i jeans!!!), ne anticonformista (lo è forse il tweed non certo i jeans) è un segnale di maleducazione voluto, cercato, esibito. Non è una questione di etichetta d'antan, se vuole girare a cazzo di fuori a casa sua liberissimo, se vuole mettersi le hawaiane e vendere gelati perfetto, se vuole andare a sciare con i moonboot viola va be', ma alle consultazioni istituzionali almeno un completo lo si può mettere. Se le istituzioni tramutano la forma in sostanza, non è forse così quando il papa da la benedizione urbi et orbi assolvendoci dai peccati e i peccati sono sostanza e che sostanza, perchè Grillo può permettersi di essere Dio e trasformare la sua forma in sostanza senza che nessuno dica nulla?

continua... forse

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