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martedì 20 marzo 2007

La Strada sbagliata

hanno liberato il giornalista Mastrogiacomo. Sono contento.
Negli anni 90, alla Feltrinelli di Bologna, trovavo e leggevo il giornale che emergency pubblicava. Ho sperato di trovarmi di fronte ad un'organizzazione libera, indipendente e onesta. Un organizzazione come amnesty, medici senza frontiere... mi sbagliavo.
Pensavo che andare a riattaccare gambe fosse un lavoro più che dignitoso, che costruire ospedali in zone disastrate dalla guerra in cui le mine sono la coltivazione più diffusa, fosse meritorio. Finalmente ho pensato che, persino fra le ONG italiane, qualcuno fa del pragmatismo la sua religione, l'unico ismo da seguire. Continuavo a sbagliarmi, erano altre le ONG pragmatiche. Pochi anni dopo l'ismo preferito di Strada è stato il pacifismo. Nulla contro i pacifisti, anche se preferisco i pacifici. Poi la faccia di Gino Strada ha iniziato a comparire e pontificare, vizio molto italiano e poco internazionale, da tutte le tribune mediatiche. La politica stende tappeti rossi e attende la prossima candidatura di Strada.
Oggi la Strada di Gino Strada è un'altra. Fa il mediatore (sic), aspettando un qualche incarico più prestigioso.
Il pragmatismo è rimasto negli ospedali dove i medici, non penso sia corretto chiamarli volontari visto che lavorano, continuano a attaccar gambe e curare le popolazioni martoriate dalla guerra.
Oggi emergency è diventata diplomazia non istituzionale, parallela e per questo si accredita come soggetto interlocutore, come mediatore.
Il giornalista di guerra fa il suo lavoro, almeno lui, e non fa missioni di peace keeping, quando si tratta di guerra, o lavoro umanitario, quando fa inteligence (o crede di farla). Mastrogiacomo è per me come uno dei tanti rapiti italiani, stranieri che hanno subito l'umiliazione del ricatto e la privazione della propria libertà. A lui è andata tutto sommato bene. Ad altri no.
Nei rapimenti c'è sempre un fondo di amarezza. La politica ha delegato, carta bianca, la soluzione a Strada che ha dettato le regole, ha escluso lo Stato e ha fatto da solo...
Io non amo i mediatori dei sequestri. Quelli che vengono a dirti che potrebbero sapere dove il tuo parente è sepolto e incatenato, ma la situazione è delicata... che devi fidarti. Lo facevano a noi e sappiamo come si fa. La mediazione, il contatto e parte del sequestro, è parte integrante della pratica. Senza mediazione i rapitori non ottengono nulla e il rapito diventa un'inutile fardello.
Strada ha fatto questo: ha liberato un giornalista, ha pagato e fatto ottenere ai rapitori il proprio tornaconto. Strada, non ha nessuna autorità per farlo. Non è un parente, non è lo Stato. Perchè un'ONG ha tanto potere da intercedere con Karzai, Fassino, Prodi, Dalema, e i talebani? Chi ha dato questo potere a Strada? Non è questo un lavoro da SISMI, da servizi? Che li paghiamo a fare se c'è già emergency?
Che il lavoro sporco lo facciano i servizi mi sta bene, che lo Stato contratti per liberare un cittadino rapito all'estero anche, che paghi, liberi talebani, lo capisco, non lo condivido, ma lo capisco.
Perché lo debba fare emergency no.
Per questo vorrei che ognuno facesse il proprio lavoro.

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