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domenica 21 gennaio 2007

Una sinistra non comunista...

Una sinistra non comunista, una sinistra liberale, di più una sinistra socialista liberale. Non so se di debba costruirla. In Italia c’era. C’era Rosselli, Gobetti, Lussu, Rossi... C’era il Partito d’Azione, e prima ancora il Partito Sardo d’azione. Io sono molto scettico. Non credo che in Italia ci sia spazio, cultura per una posizione di questo tipo. Non sono così convinto che gli Italiani siano degli incoscienti, che votino DC/FI o DC/DS perchè non c’è alternativa o perchè sono inconsapevolmente convinti del pericolo rosso/nero. Votano DC da 50 anni perchè sono ignobili cattolici ipocriti e gli va bene questo giochino della democrazia.
L’Italia non vuole aver bisogno di liberalismo.
Non c’è spazio ne per una rivoluzione liberale, ne tanto meno per una semplice riforma liberale.
Il Polo è liberale? È forse liberale prendere le impronte digitale a uomini solo perchè non europei?
L’Unione è liberale? É forse liberale difendere i pensionati a scapito dei loro figli e nipoti.
Non userei un termine come moderati. Gli italiani sono tutto tranne che moderati. Sono incapaci di una vera alternanza democratica, sono incapaci di un sincero scontro destra sinistra, sono incapaci di confrontarsi con la democrazia. Ovvero sono incapaci di attuare l’essenza del moderatismo: il rispetto delle regole.
Certo ci sono migliaia di persone non demo/comu/fasci/liber/republ/lega/cristiani... Ma non si tratta di una semplice minoranza, quindi con capacità di divenire maggioranza, ma di una vera e propria inutile solipsistica eresia.

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